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“Welcome to Miami, bienvenidos a Miami”!

Così cantava Will Smith in uno dei suoi singoli più famosi, Miami, ovvero una vivace, eccentrica ed accogliente città americana con una calda, intensa e variopinta anima sudamericana.

Il segreto per godersela al meglio?
Dedicarle almeno un paio di giorni prima di partire alla scoperta della Florida, il Sunshine State.

Dalla celebre spiaggia di South Beach – semplicemente SoBe per i local – alle passeggiate pomeridiane ed allo shopping in Ocean Drive, tra oceano e “vida loca”, tra le auto vintage, gli hotel e le costruzioni più suggestive dell’Art Déco Historic District. Dalle serate nei locali, nei pub e nei ristoranti di Lincoln Road agli eventi, alle feste ed ai sapori sudamericani di Espanola Way.

Dal quartiere esclusivo di Sunny Isles al porticciolo turistico di Bill Bird Marina, ad Haulover Park, con i caratteristici banchi dei pescatori dove acquistare Mahi Mahi e Marlin freschissimi, alle autentiche comunità sudamericane di Little Argentina a nord, Little Havana e Little Haiti ad est, in cui perdersi – letteralmente – per qualche ora, tra street art, musica, folklore e cucina tradizionale.

Fino a raggiungere uno dei più bei quartieri di street art degli Stati Uniti d’America, il Wynwood District, una vecchia area industriale riconvertita in spazio artistico che si anima ogni pomeriggio fino a tarda notte grazie ai coloratissimi percorsi tra i murales di Wynwood Walls & Doors ed alle decine di pub, spazi espositivi ed open space lungo la 2nd Ave.

Senza dimenticare una corsa in Metromover, la metropolitana sopraelevata di Downtown, per un’insolita vista sulla città, una giro tra le splendide dimore in Mediterranean Style di Coconut GroveCoral Gable, i quartieri più cool e ricercati, e la visita – o il pernottamento, se si vuole vivere un’esperienza davvero unica – dell’affascinante e misterioso Biltmore Hotel, il ritrovo per eccellenza della “vecchia” Hollywood, frequentato assiduamente nel corso del ‘900 da personaggi come Al Capone, Frank Sinatra, Jackie Kennedy, JFK e Marylin Monroe.

Per poi partire alla scoperta del Sunshine State!

Prima tappa, le Florida Keys. Circa 300 km lungo la Florida Scenic Hwy 1, meglio nota come Overseas Highway, e le suggestive Upper, Middle e Lower Keys, con soste nei piccoli centri, nei porticcioli turistici e sulle spiagge delle centinaia di isole che popolano questa lingua di sabbia, sospesa come per incanto tra oceano e terra, e raggiungere infine Key West.

Un’isola votata geneticamente al divertimento ed al relax, in cui è nata l’utopica ed originale Conch Republic – quella della One Human Family – e dove scrittori del calibro di Ernest Hemingway hanno trovato terreno fertile, grazie anche ai cocktail dello Sloppy Joe’s Bar, per comporre alcuni dei loro romanzi più famosi.

Punto d’approdo di pirati ed avventurieri – ad “appena” 90 miglia da Cuba, partendo dal famoso Southernmost Point of the Continental US, una boa gigante che segna la distanza esatta dall’isola caraibica – di produttori di sigari, di artisti e musicisti in cerca di fortuna, di contrabbandieri di alcolici in pieno Proibizionismo, e sede di alcune delle più belle dimore estive dalla tipica architettura coloniale caraibica del ‘700 e dell’800, come quelle che si aprono sulla centralissima Duval Street.

Lasciate le Keys, avendo più giorni a disposizione, si può risalire la costa verso il Golfo del Messico passando attraverso le Everglades, la più grande area selvatica subtropicale degli Stati Uniti.

Un paesaggio unico, fatto di paludi, canali ed isole arboree che è possibile esplorare in alcune sue parti grazie ai sentieri creati dalle passerelle in legno sopraelevate o, meglio ancora, in airboat o kayak, per avvistare le numerose specie protette di animali selvatici.

Dai cervi agli splendidi esemplari di uccelli Aninga, dai procioni selvatici agli alligatori del Gator Hole dell’Anhiga Trail ed alla Shark Valley per scoprire storia e tradizioni delle culture native Seminole.

Dal Pa-hay-okee Overlook, a nord di Long Key Pine, dove ammirare la tipica vegetazione delle Everglades al Mahogany Hammok Trail, una delle sezioni boscose più grandi del parco, fino a raggiungere la riserva naturalistica di Flamingo, regno del coccodrillo americano e dei lamantini.

E poi proseguire il viaggio alla volta delle cittadine storiche di Naples, Fort Myers e Sarasota, per andare alla scoperta delle numerose magioni dei primi del ‘900 presenti in zona o di alcune prestigiose collezioni d’arte, come quella del John and Mable Ringling Museum of Art, o l’Edison & Ford Winter Estates, le case-museo di Thomas Edison ed Henry Ford. O, più semplicemente, per trascorrere qualche giorno di puro relax a Sanibel Island, l’isola delle conchiglie, o nella famosa Siesta Key Beach, annoverata, per la sua finissima distesa di sabbia bianca, tra le spiagge più belle al mondo.

E raggiungere infine Orlando per visitare i suoi principali parchi a tema, il Walt Disney World, gli Universal Studios, Islands of Adventure, Volcano Bay, SeaWorld ed Aquatica, ed il John Fitzgerald Kennedy Space Center a Cape Canaveral, per rivivere, nei luoghi originali di uno dei più importanti e prestigiosi centri NASA, il lancio dell’Apollo 11, la missione spaziale che arrivò sulla Luna nel luglio del 1969. Senza dimenticare il prestigioso Daytona International Speedway, il famoso circuito automobilistico sede della NASCAR e della sua gara principale, la Daytona 500.

Le ultime soste prima del rientro a Miami non possono che essere Hollywood Beach, dove le tartarughe vengono a nidificare tutti gli anni, e Fort Lauderdale, dove concedersi qualche ora di mare e shopping nella spiaggia che costeggia Las Olas Boulevard, il cuore pulsante della movida cittadina, visitare gli edifici storici della Old Fort Lauderdale o il Bonnet House Museum & Gardens, una splendida piantagione dei primi del ‘900 con una ricca collezione d’arte, e terminare il viaggio con una cena speciale in uno dei tanti locali che popolano la celebre Riverwalk.

Simona Sacrifizi

Travel Writer - Content Editor - USA Specialist.

Simona Sacri Travel Writer nasce nel 2012 con l'idea di raccontare il mondo, in tutte le sue sfumature, attraverso gli occhi e le esperienze di un'unica viaggiatrice. Più di 100 destinazioni attraversate nel mondo con una particolare attenzione e formazione verso gli USA, non a caso Simona si occupa da oltre 10 anni di comunicazione e promozione turistica degli Stati Uniti d'America in Italia. È un punto di riferimento nel panorama del travel writing, fornisce informazioni sul viaggio a 360°, dalla meta all'organizzazione pratica, ai luoghi da non perdere, alla cultura, alla storia ed alle tradizioni.

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