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È con questo slogan che New York City si prepara ad accogliere e sorprendere viaggiatori, repeaters e turisti da ogni parte del mondo, annunciando oltre alla totale riapertura di attività, musei, attrazioni e locali, tantissime novità, tra cui nuovi rooftop, ristoranti, speakeasy, esposizioni artistiche, hotel di tendenza, parchi, grattacieli ed esperienze da vivere sempre più like a local.

A cominciare dalla Moynihan Train Hall, il terminal di Penn Station, inaugurato a Gennaio 2021, una vera e propria opera architettonica in cui, oltre a sostare in attesa di treni e subway, si pranza e si fa shopping ascoltando live session musicali dal vivo che spaziano dal classico al pop.

Per poi proseguire con i due nuovi osservatori, Summit OV e The Edge, che vanno ad aggiungersi agli storici Empire State Building e Top of the Rock, nel cuore di Midtown, ed al One World Observatory della Freedom Tower, il grattacielo di Ground Zero che ha in parte colmato il vuoto lasciato dalle Twin Towers.

L’esperienza del Summit One Vanderbilt, connesso alla Grand Central Terminal, permette al visitatore di vivere la connessione tra realtà, natura ed ambiente artificiale su Nyc, restando infine letteralmente sospesi su Manhattan in una box di vetro trasparente ed acquisire così una prospettiva unica sulla città, mentre The Edge, situato nel nuovo complesso architettonico di Hudson Yards, il cui observation desk, un’immensa terrazza panoramica sospesa – ad oggi l’osservatorio esterno più alto dell’emisfero occidentale – regala visuali insolite ed affascinanti su Central Park, Midtown e Lower Manhattan, sull’Hudson River e persino sul New Jersey.

Ed è proprio da Hudson Yards e da The Vessel, l’edificio a forma di alveare che occupa il cuore del complesso, che inizia un suggestivo percorso lungo la High Line, una vecchia ferrovia sopraelevata convertita in giardino pensile e museo all’aperto per street artist, che attraversa i quartieri di Chelsea e del Meatpacking District fino a raggiungere il Chelsea Market, un mercato coperto sorto nei locali della prima storica fabbrica dei biscotti Oreo, ricco di negozi, caffetterie e ristoranti, e Little Island, un’isola artificiale – costruita sui vecchi moli della Cunard-White Star Line, nella zona in cui sarebbe dovuto approdare il Titanic – su cui si sviluppa un ampio terrazzamento con numerosi dislivelli e punti di osservazione sulla città e sull’Hudson River.

La (ri)scoperta di New York City prosegue attraverso i quartieri del Greenwich Village e di Soho tra i tipici edifici in ghisa e mattoni, nelle strade, nei locali e nei luoghi ripresi nei quadri di Edward Hopper, e che hanno fatto da sfondo ad alcuni dei film e delle serie tv più amate, Ghostbusters, Harry ti presento Sally, Sex and the City, Friends, solo per citarne alcuni, per poi raggiungere il National September 11 Memorial & Museum, Battery Park e l’accesso al ferry per la Statua della Libertà, il Financial District con la borsa di Wall Street ed il Charging Bull, il toro di bronzo divenuto una vera icona della zona, e la Federal Hall, in cui George Washington giurò come primo Presidente USA il 30 Aprile del 1789, per arrivare infine al South Street Seaport, il vecchio porto di New York con i ristoranti, i pub, le caffetterie, le piccole librerie indipendenti e le terrazze panoramiche del Pier 15 e Pier 17 da cui godere di un’incredibile vista su Brooklyn ed il Brooklyn Bridge.

Tornano i negozi vivaci, i murales e le sale da Tè di Chinatown, i caffè ed i caratteristici store di Little Italy, ed i colori, i mercati, i musei, le culture dal mondo e la musica punk e rock dell’East Village e del Lower East Side, i diner “cinematografici” come Kat’z Delicatessen, e gli speakeasy clandestini, come il Please don’t Tell, a cui accedere da porte segrete e cabine telefoniche, proprio come accadeva ai tempi dei gangster, di Al Capone e del Proibizionismo.

Aprono nuovamente al pubblico due tra le più antiche e preziose biblioteche-museo degli USA, la New York Public Library, con la sua nuova esposizione permanente Treasures, una raccolta di manoscritti, oggetti e libri rari legati a grandi personaggi della storia, dell’arte e dello spettacolo, e la preziosa collezione privata della Morgan Library, una dimora di inizi ‘900 ampliata su progetto di Renzo Piano. Senza dimenticare il MOMA ed il Museum Mile, un tratto della 5th Ave che costeggia Central Park East e che raccoglie alcuni dei musei più importanti della città, tra cui il MET, la Frick Collection, la Neue Gallerie ed il Solomon R. Guggheneim.

Torna Harlem, con l’invito a partecipare alle iniziative di “The Black Experience” per esplorare i luoghi più rappresentativi della cultura afroamericana newyorkese, dall’Apollo Theater al National Jazz Museum, alle Messe Gospel della domenica mattina, a cui abbinare l’esperienza gastronomica del soul food in uno dei ristornati della zona che propongono la classica cucina del deep south, come Silvia’s Restaurant.

E tornano gli aperitivi sui Rooftop, le terrazze panoramiche da cui ammirare il tramonto e la progressiva accensione delle mille luci sulla città. Tra i consigliati il 230 Fifth sulla 5th Ave e lo Skylark sulla 39th Street.

Ma New York non è solo Manhattan!

Vale decisamente la pena dedicare una giornata a Brooklyn, percorrere la sua Promenade con vista su Manhattan fino a Dumbo, godersi una passeggiata a caccia di location letterarie e cinematografiche – Colazione da Tiffany, C’era un volta in America, Stregata dalla Luna, Quei Bravi ragazzi, etc. – tra le case in brownstone e le stradine di Brooklyn Heights, Cobble Hill, Carroll Gardens e Park Slope, gustarsi un pranzo a base di astici e granchi a Red Hook e proseguire per Prospect Park, per poi fare un giro tra i murales ed i graffiti di Bushwick, uno dei più ricchi concentrati di street art in città, e terminare con una cena nel migliore BBQ di New York City, Peter Luger Steak House a Williamsburg.

Ed allo stesso modo approfondire la scoperta del Bronx e del Queens, per vivere ed assaporare ancora un’altra Nyc.

Nel caso del Bronx, per assistere ad una partita dei NY Yankees allo Yankee Stadium, visitare la più autentica Little Italy della città in Arthur Ave, esplorare il New York Botanical Garden nel Bronx Park e regalarsi una giornata di relax a City Island, un isolotto del Long Island Sound famoso per le sue spiagge, gli astici, i negozi vintage e le atmosfere tipiche del New England. Un break più che consigliato se si viaggia d’estate, oltre a rappresentare una valida alternativa alla più conosciuta ed affollata Coney Island, a Brooklyn.

Nel caso del Queens, per entrare in contatto con le comunità ispaniche ed asiatiche di Astoria e Corona, vedere una partita dei NY Mets nel mitico Citi Field Stadium, passeggiare per il Flushing Meadows Corona Park, un parco di quasi 500 ettari costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1939 assieme all’Unisphere, il più grande globo d’acciaio al mondo. Prenotare una visita guidata nella Louis Armstrong House Museum, la casa-museo di una delle leggende del Jazz, Louis Armstrong, o andare alla scoperta dei murales e dei graffiti di Wellington Court, per poi godersi il tramonto su Manhattan dal Gantry Plaza State Park, un piccolo parco sull’East River.

Senza dimenticare Staten Island, il 5° distretto di Nyc, un’isola situata all’imboccatura della baia di New York, facilmente raggiungibile con lo Staten Island Ferry da Battery Park, una valida soluzione per ammirare dal mare la Statua della Libertà se non si ha il tempo di dedicarle una visita approfondita.

Perché arrivare fin qui?

Per scoprire ancora altri frammenti di Nyc, decisamente più local, a cominciare dallo Staten Island September 11th Memorial, il primo grande memoriale costruito nel 2004 per commemorare le vittime dell’11 settembre 2001, che offre una visuale sorprendente su Lower Manhattan, e poi fermarsi a pranzo all’Enoteca Maria, divenuta celebre grazie alle sue “Nonnas of the world”, ovvero le nonne emigrate da paesi di tutto il mondo che ogni giorno cucinano a turno i piatti della loro tradizione.

Un’isola ricca di sorprese, come i colorati murales del quartiere di Stapleton, la casa-museo in cui vissero ed effettuarono i primi esperimenti col telefono Garibaldi e Meucci, ed in cui Meucci e sepolto, la casa-museo di Alice Austen, una delle più famose fotografe americane, nota per aver immortalato con i suoi scatti l’arrivo dei primi immigrati ad Ellis Island, e l’Historic Richmond Town, un villaggio sorto alla fine del 1600 in seguito all’arrivo degli Olandesi e perfettamente conservatosi nel tempo.

Simona Sacrifizi

Travel Writer - Content Editor - USA Specialist.

Simona Sacri Travel Writer nasce nel 2012 con l'idea di raccontare il mondo, in tutte le sue sfumature, attraverso gli occhi e le esperienze di un'unica viaggiatrice. Più di 100 destinazioni attraversate nel mondo con una particolare attenzione e formazione verso gli USA, non a caso Simona si occupa da oltre 10 anni di comunicazione e promozione turistica degli Stati Uniti d'America in Italia. È un punto di riferimento nel panorama del travel writing, fornisce informazioni sul viaggio a 360°, dalla meta all'organizzazione pratica, ai luoghi da non perdere, alla cultura, alla storia ed alle tradizioni.

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